Federica ha ereditato un’abitazione in un condominio degli anni ’70; la sua disposizione è molto classica: un grande soggiorno con un balcone, la cucina, anch’essa con un piccolo balcone, vicino all’ingresso, un disimpegno che divide la zona giorno dalla zona notte su cui si aprono le porte del bagno e della camera matrimoniale.

In tutto l’appartamento il pavimento è stato coperto di moquette. La struttura portante dell’immobile è a travi e pilasti, visibili all’interno dell’immobile: le travi corrono in spessore lungo il soffitto e dividono visivamente spazi della zona giorno e della zona notte.

Il nostro suggerimento è quello di trasformare la cucina abitabile in camera singola per aumentare la capienza dell’immobile spostando la porta dall’ingresso al disimpegno in modo da poter sfruttare la parete inferiore come appoggio per un grande armadio.

La nuova cucina viene posizionata di fronte al portoncino di ingresso, in fondo al corridoio virtuale delimitato dalle travi sul soffitto. La costruzione di muretti con altezza di 1,30 m è necessaria per impedire la visione degli elettrodomestici e garantisce il passaggio della luce e la percezione dello spazio aperto.

Inoltre, la costruzione di un controsoffitto continuo sull’ingresso fino all’angolo cottura è la soluzione ideale per mascherare le travi e per inserire i faretti incassati. La forma del bagno rimane invariata, ma si ridistribuiscono i sanitari e si sostituisce la vasca inserendo una grande doccia di fronte alla finestra, con un box doccia del tipo walk in (senza porta).

La pavimentazione in moquette è stata sostituita con un parquet a spina di pesce ungherese, posato a 45°, che caratterizza l’intero appartamento.

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