È ben più di una vasca per pesci. Con un poco di ispirazione e creatività, l’acquario può diventare il protagonista della vostra zona giorno. Le forme disponibili in commercio sono molteplici: quadrate, triangolari, a colonna e anche a piramide. In passato si potevano trovare acquari con la parete posteriore in legno trattato. Le nuove tendenze, invece, presentano soluzioni interamente in vetro o in materiali plastici. L’acquario in vetro costituisce sempre un investimento migliore rispetto ai contenitori in plastica. È un materiale più pesante, spesso più costoso e fragile della plastica, ma ha il grande vantaggio di durare più a lungo, mentre la plastica si danneggia e si graffia più facilmente, oltre a diventare opaca. La grandezza è un altro aspetto fondamentale, anche per la valutazione del peso finale. In tutti i casi, è bene tenere presente che non tutti i pesci possono essere tenuti in qualsiasi tipo di acquario: richieste di spazi e livello dell’acqua variano secondo le specie.
La posizione dell’acquario, poi, è molto importante: non è opportuno spostarlo continuamente, né per i pesci né per la struttura in sé. Si dovrebbe scegliere il punto in cui si sia certi che l’acquario possa essere lasciato per anni. Ecco, quindi, le tre parole chiave da tener presenti per ottenere un buon risultato: posizione, luce, superficie. Gli acquari non dovrebbero essere mai posizionati vicino a porte o finestre. Spesso i pesci sono spaventati da rumori improvvisi (una porta che sbatte, ad esempio). Il freddo proveniente dalle finestre aperte influisce, poi, negativamente sulla temperatura dell’acqua. La luce diretta del sole favorisce la formazione delle alghe. Si può regolare l’esposizione luminosa con l’illuminazione artificiale, nella maggior parte dei casi preferibile alla luce naturale. Tutti gli acquari devono essere illuminati, soprattutto se ospitano pesci tropicali, abituati a 12-14 ore di luce al giorno. Il neon è sicuramente l’illuminazione preferibile e più economica.
La superficie di appoggio deve essere, infine, sufficientemente resistente, in quanto gli acquari hanno un peso rilevante: un acquario di vetro di medie dimensioni pesa circa 30-40 chilogrammi, quando è vuoto; il peso diventa nettamente superiore una volta completato con acqua e ghiaia. Per il primo acquario è consigliabile inizire con una capacità tra gli 80 e i 120 litri d’acqua (pari a un peso di 80-120 kg) e di dimensioni medie (circa 80 cm di lunghezza). Il mercato propone basi per acquari progettate appositamente per sostenere questo peso per anni. Con alcuni accorgimenti e un tocco di personalità, ecco che un piccolo angolo di vita acquatica trasforma l’ambiente domestico con stile e originalità. Quadrate qui sotto le nostre schede.
I materiali necessari
Vetri (spessore 6 millimetri)
Riga
Pennarello a punta media
Nastro carta
Acetone
Silicone acetico atossico
Filtro
Termostato
Neon
Materiali per allestimento: pesci, piante acquatiche, ghiaia, sassi, rocce, legno da torbiera Costi: a partire da 200 euro Tempi di realizazione: circa 5 giorni. I pesci possono essere inseriti nell’acquario non prima di 10 giorni dall’allestimento
Eseguire un progetto su carta per calcolare le corrette dimensioni dei vetri (da preferire al plexiglass) che occorrono. Il vetro deve avere uno spessore minimo di 6 millimetri. E’ importante considerare nel progetto anche le sovrapposizioni e lo spessore del silicone, che deve essere circa un quarto rispetto allo spessore del vetro. Far eseguire da un vetraio il taglio delle lastre nelle dimensioni ottimali, avendo cura di richiedere bordi completamente lisci.
2. TRACCIARE LE SAGOME SUI VETRI
Disegnare su ogni vetro la superficie da siliconare, considerando le sovrapposizioni e gli incastri fra le varie parti. Utilizzare preferibilmente un pennarello a punta media, di colore scuro, cercando di realizzare contorni nitidi. E’ possibile utilizzare una riga di supporto, facendo attenzione che l’inchiostro non penetri tra la superficie del vetro e quella della riga stessa, per evitare tracce superfl ue da rimuovere prima di proseguire con il lavoro.
3. TRATTARE I VETRI
È consigliabile pretrattare i vetri con acetone, in modo da garantire una presa migliore del silicone. Effettuare il trattamento su una superficie più estesa rispetto alla linea di applicazione del silicone, in considerazione delle sovrapposizioni e degli incastri tra i vari lati. Può essere utile prima dell’incollaggio costruire una dima. In questo modo sarà più semplice mantenere le superfici vetrate perpendicolari tra loro, durante la fase successiva.
4. SEGNARE IL PERIMETRO
Applicare lungo i perimetri il nastro carta, per limitare le sbavature del collante. A fine lavoro è possibile rimuoverlo senza difficoltà. Il silicone potrebbe avere piccoli punti di aderenza o di spessore disomogeneo. E’ bene, dunque, fare attenzione ad asportare il nastro con delicatezza per evitare che il silicone si sollevi in questi punti.
5. APPLICARE IL SILICONE
Utilizzare un silicone acetico atossico per assemblare tra loro i pannelli di vetro. È consigliabile eseguire questa operazione con l’aiuto di un’altra persona. Partire dal fondo, a cui siliconare un pannello laterale. aspettare che il silicone sia perfettamente asciutto prima di proseguire (almeno 24 ore). Successivamente, incollare il secondo pannello laterale e aspettare sempre un giorno per l’asciugatura. Con gli stessi tempi di attesa, incollare infine i pannelli frontale e posteriore.
6. VERIFICARE E CHIUDERE
Testare la tenuta dell’acquario riempiendolo di acqua e attendendo almeno mezz’ora. Se non si verificano infiltrazioni o perdite, proseguire con la chiusura. È importante ricordare che il coperchio non deve essere ermetico. Per consentire il corretto scambio di aria con l’esterno e favorire la corretta ossigenazione dell’acqua, è possibile realizzare delle piccole aperture o fori in prossimità dei bordi. Il coperchio deve, inoltre, essere dotato di lampada per acquario, in modo da garantire la corretta illuminazione dell’habitat.
7. APPLICARE IL FILTRO
La vasca realizzata deve essere completata con un filtro adeguato per mantenere le condizioni dell’acqua idonee alla sopravvivenza dei pesci. il mercato propone numerosi modelli più o meno complessi, adatte alle specifi che esigenze. Con un po’ di esperienza nel bricolage, è possibile realizzare anche il filtro fai-da-te.
8. RICREARE L’HABITAT DEI PESCI
Allestire l’acquario scegliendo i pesci, le piante acquatiche e le decorazioni più adatte alle dimensioni e forma realizzate. E’ possibile rivolgersi al rivenditore o a un esperto del settore per scegliere il mix più adeguato e ricreare un habitat il più possibile somigliante alla realtà. In base alle scelte effettuate, sarà necessario controllare e mantenere costante il valore della temperatura dell’acqua tramite apposito termostato.