Intonacare casa è una attività che si affronta raramente ma è molto importante e può rappresentare un costo anche molto rilevante.

Per questa ragione i consigli e i suggerimenti di questo articolo possono essere utili per affrontare al meglio questa spesa e per risparmiare sia a livello di manodopera sia a livello di acquisto dei materiali.
Seguendo queste esperienze e queste indicazioni su come intonacare casa ho risparmiato almeno 2.500 euro solo tra mano d’opera e materiali. Dato che in alcuni punti della casa intonacare può essere un’operazione delicata ecco la mia guida per evitare gli errori più comuni e per ottenere pareti lisce e perfette in poco tempo.

Innanzitutto va sottolineato che grande attenzione va posta alla scelta dei materiali e al metodo di lavoro. Occorre preparare gli spazi in modo da disporre delle migliori condizioni operative e occorre infine prendere confidenza con gli strumenti necessari per questa attività.

L’approccio ideale prevede di poter disporre di una parete sulla quale effettuare qualche prova senza timore di rovinare la parete stessa, i pavimenti o altro e soprattutto cercando di verificare tutti i vari passaggi prima di applicarli alla parete di casa vera e propria.

Ma torniamo all’importanza dei materiali.
Gli intonaci sono rivestimenti così realizzati

  • con malta costituita da un legante (calce, cemento, gesso)
  • da
    un inerte (sabbia, polvere o granuli di marmo ecc.)
  • oppure da terre o pigmenti coloranti,
    additivi e rinforzanti.

Gli intonaci devono
possedere le seguenti caratteristiche:

  • capacità di riempimento delle cavità e allineamento delle superfici;
  • reazione al fuoco e/o resistenza
    all’antincendio adeguata;
  • impermeabilità all’acqua e/o funzione di barriera
    all’acqua;
  • effetto estetico superficiale in relazione ai mezzi di posa
    usati;
  • adesione a supporto e caratteristiche meccaniche.

Anche gli
intonaci, come le malte per murature, assumono nomi e destinazioni diverse a
seconda del dosaggio e tipo dei componenti. I quantitativi e il tipo di
componenti da impiegare nella formazione delle malte per intonaco sono
generalmente i seguenti:
Rinzaffo
Malta comune per intonaco rustico:
Calce spenta in
pasta                           
0.20÷0.40
mc
Sabbia                                                
0.90÷1.00 mc

Stabilitura
Malta comune per intonaco civile:
Calce spenta in
pasta                           
0.35÷0.45 mc
Sabbia
vagliata                                    
0.80 mc

Malta cementizia per intonaci:
Agglomerante
cementizio a presa lenta   6.00 mc
Sabbia                                                
1.00 mc

Malta fina per intonaci:
Calce spenta in
pasta                           
0.20÷0.40 mc
Sabbia vagliata allo staccio
fino             
0.90÷1.00 mc

Malta per stucchi:
Calce spenta in
pasta                           
0.45 mc
Polvere di
marmo                                
0.90 mc
 
L’intonaco rustico o rinzaffo viene tirato in piano a frattazzo lungo o
fino. Sopra di esso si applicano i diversi rivestimenti, allettati normalmente
con malta per stabilitura, oppure si effettua l’arricciatura per la formazione
di intonaco civile. Sopra l’intonaco rustico tirato a frattazzo fino, si può
eseguire anche la rasatura con gesso scagliola e calce adesiva (60% di gesso,
40% di calce) in spessore medio di 5 mm .
L’intonaco in cemento decorativo si
esegue su sottofondo di intonaco rustico di malta di cemento: dopo aver lisciato
lo strato di 15÷20 mm, a presa avvenuta si può procedere alla raschiatura, alla
martellinatura o alla spuntatura.

Gli intonaci pietrificanti si ottengono
stendendo sopra un sottofondo di malta bastarda (0.300 mc di calce dolce spenta
e q. 1 di cemento 500) un impasto di cemento e coloranti minerali a base
silicea: appena la superficie a raggiunto una sufficiente consistenza viene
raschiata con lame di acciaio.

Gi intonaci isolanti si ottengono mescolando
nella malta vermiculite,
perlite (per l’isolamento
termo-acustico) o liquidi idrofughi
(per l’isolamento dall’umidità).

Per approfondire il tema ci sono alcuni testi che possono essere di aiuto e supporto. Si suggeriscono in particolare:
R. Codelo, Gli
intonaci
, Alinea editrice Firenze, 1996
G. Boaga, Tecnologia delle
costruzioni
, Edizioni Calderini, Bologna, 1989
Manuale
dell’architetto
, CNR

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