Il confine è quello che può essere netto o permeabile, a discrezione di chi abita la casa, fra ambiente esterno e interno. Un vivere moderno ma in sintonia con la natura, protagonista con mille manifestazioni

In piena campagna, sulle colline intorno ad Ancona, c’è una casa nuova e moderna, ma che ha l’impatto visivo di un cascinale rustico, con le dimensioni di un capannone, offrendo nel contempo accoglienza calorosa per una sola famiglia, trafitta dalla luce e dal paesaggio che la circonda, grazie alla schiera di superfici vetrate. È la casa del lusso. Dove il lusso è dato dalla percezione di tutte le espressioni quotidiane della natura, dal giorno alla notte e dalla sensazione di poterne fare parte a piacimento.

La forma del fabbricato si ispira alle architetture della tradizione e risulta semplicemente essenziale; ha una lunghezza di 33 metri e una larghezza di 8, ma la ripresa del profilo è scandita da elementi architettonici che si ripetono senza un ritmo, concorrendo a renderla snella e variegata. L’effetto è amplificato dalla differenza fra i due livelli: la colorazione color ruggine delle strutture e dei pannelli in metallo al piano terra contrasta con il bianco del legno e della membrana microforata che rivestono il primo piano.

Le modalità costruttive assecondano le più avanzate indicazioni per la bioclimatica passiva, sfruttando la ventilazione incrociata e l’effetto camino che porta un naturale riscaldamento in inverno e raffrescamento d’estate. Il sistema si regola mediante un effetto serra controllato. Al piano terra si sviluppa tutta la zona giorno, scandita da pannelli chiusi e ripetute superfici vetrate ad alto isolamento termico. Gli ambienti sono collocati in sequenza a partire dall’area d’ingresso: oltre i bagni e la lavanderia, si trova un grande open space di 75 m2 che include anche le zone cottura e pranzo.

Piano terra

Lo sviluppo in lunghezza della casa è tipico di molte costruzioni rurali, nelle quali i volumi interni erano divisi in una cellula abitativa sul lato meglio esposto, mentre stalle, magazzini e fienile erano sull’altro lato dove, in questo caso, c’è il garage, il patio e la superficie soppalcata.

Al primo piano è destinata la zona notte, ma ci sono anche ampi spazi per il relax e la possibilità di cogliere i benefici di un vivere in cui la natura non è necessariamente relegata all’esterno, potendo abbracciarci con suoi colori e i suoi profumi, a nostra discrezione.

Primo piano
Pochi passi per raggiungere una piscina che non ha nulla di convenzionale, nemmeno il colore del fondo. L’integrazione con il paesaggio è sublime. Ci si sdraia sul bordo in cemento bianco oppure sull’erba che lo contorna. Non c’è scaletta per scendere in vasca, solo pochi gradini, discreti, sotto il livello dell’acqua.
Molte delle superfici vetrate che si estendono dal pavimento al soffitto nella zona giorno sono apribili, consegnando una totale libertà nel passare il “confine” dell’involucro abitativo che amplia la percezione dello spazio di cui si dispone.
Nel living, essenziale negli arredi, domina il color ruggine della fascia bassa, che non ha soluzione di continuità fra esterno e interno. Nessun diaframma separa i due livelli in questo volume, con una zona soppalcata limitata a un lato, che crea un legame fra zona notte e giorno.
Nel living è compresa la zona pranzo e cottura; il singolare è d’obbligo, essendo un’isola unica formata da due tavoli affiancati, uno per cucinare e uno per mangiare.
Particolari le finestre Secco Sistemi, piccole e quadrate, nel rispetto della tradizione, capaci di trasmettere tutta la luce che le investe, grazie a cornici particolarmente sottili.
Il corpo di fabbrica è spezzato da una sorta di patio che separa la cellula abitativa dal volume devoluto ai locali tecnici, box ecc. Al piano alto prosegue l’ampia passerella che sull’altro lato affaccia sul living, mentre su questo guarda alla piscina e porta sopra il garage. In sintonia con l’ambiente rurale, la balaustra è fatta con sostegni verticali sottili che reggono una tipica rete metallica a esagoni. Sul patio espongono superfici vetrate totali anche una camera da letto e il bagno al piano terra.
Il parquet bianco come pavimentazione non deroga alla ferrea regola del colore dominante, cui fanno contrasto soltanto le cornici metalliche degli infissi esterni e interni. Ancora una volta essenziali i complementi d’arredo: nessun comodino, ma lampade estese in altezza e appoggiate a terra, insieme agli oggetti di uso quotidiano. Le enormi superfici vetrate possono essere schermate con tendaggi bianchi a pacchetto, che si raccolgono in alto a palloncino.
Nessun limite alla luce anche nel bagno al piano terra, con superfici vetrate che proseguono senza differenze la sequenza caratteristica della zona giorno. Si distingue l’isola con due lavabi da appoggio messi sopra una sorta di tavolo da cui si levano con un braccio anche due specchi rotondi. In posizione d’angolo, per avere la migliore visuale sull’esterno, la vasca che è proprio il caso di definire interrata, vista l’assenza di bordi e la quota del pavimento a livello del piano campagna.

Progetto:
Simone Subissati Architects
Serramenti:
Secco Sistemi

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