L’intervento riguarda un piccolo appartamento al terzo e ultimo piano di una palazzina che appartiene a un tipo di edilizia definita “commerciale”. In zone sciistiche rinomate come la Val Pusteria, infatti, invece di recuperare i vecchi masi, si preferisce utilizzare i loro antichi volumi per nuove edificazioni che prevedono abitazioni dalla superficie ridotta adibite a seconde case. La ristrutturazione ha comportato una nuova distribuzione degli ambienti, studiata al millimetro per rispondere alle esigenze dei committenti, una coppia con due figli che desidera condividere il proprio tempo stando insieme pur svolgendo attività diverse in completa autonomia e che, occasionalmente fosse in grado di accogliere degli ospiti per la notte. Si è imposto, quindi, il vincolo di realizzare una casa di “vacanza” con tre camere da letto e due bagni. Con un’attenta ricalibratura delle partizioni interne, variando la posizione degli abbaini con modifiche alla copertura del tetto, modificando la loggia-terrazza, creando un soppalco adibito a camera ospiti in corrispondenza della zona notte e dei  due bagni, dove era sufficiente un’altezza inferiore, si è ottenuto più spazio per la zona giorno.

Anche l’area notte risulta più ampia e può usufruire di due bagni affiancati (superficie totale di circa 15 mq), dove la parete in comune propone una soluzione divisoria particolarmente interessante per la sua spiccata funzionalità. Lastre accoppiate di vetro color bianco latte ritagliano due vani doccia, uno per ogni bagno. Tra le due docce, un pannello divisorio, sempre in vetro bianco latte, ospita, in nicchia, mensole di cristallo trasparente.

 

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Benché simmetrici, i due bagni si differenziano per l’allestimento funzionale interno. Leggermente più ampio, il bagno padronale presenta tutti i sanitari in linea a parete: mobile lavabo, vaso e bidet, mentre la doccia è sul lato opposto verso il fondo. Nel bagno dei ragazzi, invece, area lavabo e lavatrice integrata nel mobile sono disposte, affiancate, sulla parete di fondo in corrispondenza della finestra. Il vaso è inserito in nicchia, mentre il vano doccia si trova subito all’ingresso del bagno. Da sottolineare come i volumi lattei delle rispettive docce emergano nel bagno opposto, diffondendo reciprocamente la luce.

La progettazione di arredi fissi eseguiti su misura e su disegno, oltre ad essere elemento di continuità stilistica in tutta la casa, ha permesso di dilatare lo spazio disponibile grazie a una marcata polifunzionalità, pensata per garantire spazi personali seppur minimi a ciascun componente della famiglia. Per esempio, i rivestimenti delle pareti diventano anche contenitori, oppure si trasformano in piccoli scrittoi. Per sottolineare l’articolata razionalità degli ambienti si è scelto un unico materiale per arredi, rivestimenti, pavimenti interni e della terrazza, ma declinato diversamente. È il “larice dei prati”, specie legnosa tipica della Val Pusteria che si sposa bene con la modernità dell’intervento e rende calde e accoglienti le zone bagno.

Progetto di Martina Davanzo

Fotografie di Adriano Pecchio

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