Toni scuri ed eleganti fanno da contraltare a una luminosa zona giorno collocata in veranda, con un ampio terrazzo a cornice
Un appartamento nel cuore di Milano offre privacy e quiete ai proprietari grazie alla preziosa collocazione in una corte tipica cittadina e alla presenza di un terrazzo con un’ampia veranda. L’ambiente esterno costitutiva il potenziale dell’appartamento, ma non era sfruttato appieno a causa di una distribuzione interna poco funzionale.
“Inizialmente la veranda e il terrazzo non comunicavano direttamente con la zona giorno e gli spazi erano mal distribuiti” racconta Elena Tomlenova, fondatrice e creative director dello studio Archventil. “Per mettere in connessione diretta il living e lo spazio outdoor abbiamo ribaltato completamente la planimetria dell’appartamento riposizionando la zona notte”.
Il soggiorno era posizionato sull’unico affaccio lungo la strada, mentre la camera da letto era nella stanza all’interno con affaccio sulla veranda, così come l’unico bagno presente. Ribaltando le funzioni, ora la zona living principale, con zona pranzo, è situata all’interno della veranda che accede direttamente al terrazzo.

Dall’ingresso si accede ora a un ambiente giorno che, a causa dei limiti dati dalla struttura, non poteva essere trasformato in un vero e proprio open space. Per dare respiro a questo spazio e garantire il fluire della luce naturale proveniente dall’esterno, lo studio di progettazione ha creato aperture con archi, finestre e porte vetrate. Qui si trovano la cucina aperta, con isola e piano snack, e una piccola zona relax trasformabile all’occorrenza in studio.
La camera padronale è stata spostata nell’ambiente lungo la strada, preceduta da una comoda cabina armadio all’ingresso. In accordo con la committenza, gli architetti hanno rinunciato ad avere il bagno con finestra in favore di un ambiente giorno visivamente continuo.
Il blocco servizi è stato spostato all’interno, lungo il muro portante di spina. La nuova dislocazione ha comportato lo spostamento degli impianti e la conseguente demolizione e ricostruzione del massetto per permettere la giusta pendenza agli scarichi, ma ha fornito l’opportunità di creare due servizi.
La nuova palette cromatica riflette il desiderio di creare un ambiente intimo e si orienta sui toni scuri del verde salvia a dei grigi alternati a profili metallici neri.
Veranda
La veranda ospita ora la zona giorno principale con una zona divani e un’area pranzo. L’accesso è garantito da una porta finestra nella zona cucina e su di essa affacciano ora solo zone giorno.


Le pareti vetrate che la separano dal terrazzo e i lucernari presenti in copertura erano in buone condizioni e non è stato necessario sostituirli. Completamente ripensato l’impianto elettrico con lo studio di un nuovo progetto illuminotecnico per l’illuminazione delle diverse zone funzionali.

Cucina
La cucina è collocata subito dopo l’ingresso ed è direttamente collegata alla veranda che ospita la zona giorno. Ha una conformazione aperta con una lunga parete attrezzata e un’isola antistante.

L’isola ospita sia la zona cottura, con piastra a induzione e cappa integrata, sia la zona lavaggio, oltre a un piano snack, mentre la parete alle spalle contiene una spaziosa dispensa.


Le armadiature lineari hanno ante rientranti per non ostacolare mai l’accesso alla veranda e celano una nicchia illuminata con un ulteriore piano lavoro. Una parete vetrata con apertura scorrevole disegnata a misura con profili metallici, dall’originale forma ad arco, separa la veranda da una stanza più piccola, un salottino, studio all’occorrenza.

Palette colori
La palette colori all’interno dell’appartamento si orienta alla “creazione di un’atmosfera intima e accogliente”, secondo il parere dei progettisti. La scelta ricade su toni scuri con pareti verdi oliva, porte filomuro dello stesso colore, armadiature a muro in nuance o grigie, profili metallici neri.

La presenza di tessuti nei toni del beige a rivestimento delle ante degli armadi in veranda e in ingresso crea “punti di luce” riflettendo la radiazione luminosa proveniente dall’esterno.
Camera padronale
La camera padronale è ora collocata nella stanza che si affaccia sulla strada. La sua distribuzione prevede una cabina armadio all’ingresso, che funziona anche come anticamera, e un bagno privato.


Bagni
La nuova distribuzione ha previsto una zona servizi lungo il muro di spina portante all’interno dell’appartamento. La scelta di spostare l’unico bagno esistente nella configurazione originaria ha dato modo di creare un fronte continuo lungo la veranda.
Contraltare della conseguenza inevitabile di avere un servizio cieco è stata la possibilità di avere un secondo bagno: la costruzione ha comportato la demolizione e il rifacimento del massetto per consentire la corretta pendenza degli scarichi e la nuova dislocazione ha permesso ai progettisti di creare due servizi adiacenti.

In linea di fronte all’ingresso e occultato da una porta filomuro in nuance con la parete, il bagno degli ospiti che accoglie anche una piccola lavanderia nell’antibagno. All’interno della camera padronale, con ingresso dall’anticamera, si trova il bagno padronale.
Materiali e colori nei due ambienti sono i medesimi, e richiamano il gusto minimal dell’appartamento: grès effetto marmo sui pavimenti e nei box doccia, tinte verde salvia per pareti e armadi a misura, rubinetterie e accessori neri.

PROGETTO:
FOTOGRAFIE:
Alessandro Santi