Il rigore minimalista è il leitmotiv di questo progetto: essenzialità formale degli ambienti, riduzione degli spazi di distribuzione, impiego del colore bianco ne sono gli strumenti.
L’appartamento, ubicato all’ultimo piano di un immobile d’epoca dei primi del ‘900, è realizzato con una struttura mista in cemento armato e muratura collaborante, che percorre longitudinalmente e trasversalmente tutta l’unità immobiliare.
La scelta di questa particolare tipologia costruttiva è stata determinante in fase di definizione del progetto. L’unico intervento possibile, a basso impatto, era l’eliminazione dei tramezzi, che sono stati demoliti in toto, per ripartire gli ambienti intorno al setto centrale. La casa risulta così suddivisa in tre aree ideali: zona giorno, zona notte e servizi.
L’eliminazione del corridoio centrale, scelta che rende più fluidi gli spazi, ha permesso di allargare gli ambienti di servizio (bagno e cucina), senza penalizzare il nuovo e più ampio locale soggiorno-pranzo.
L’unità degli ambienti è accentuata dall’impiego del parquet di rovere, posato a correre in tutta l’abitazione; uniche eccezioni il bagno, in gres porcellanato, e la camera da letto matrimoniale, nella quale è stata recuperata la parte centrale dell’antico pavimento in marmette decorate – unica memoria dell’originaria abitazione – poi bordata con il medesimo parquet, ottenendo così l’effetto di un tappeto finemente intrecciato.
La testata del letto è un setto murario che, grazie all’impiego di una struttura in cartongesso, si ripiega ad angolo retto, formando lateralmente il comodino e – in quota – una mensola, che contiene i faretti incassati, con un sistema che scherma la cabina armadio retrostante, diventando esso stesso un elemento di arredo.
Grazie all’altezza dei soffitti, che raggiungono i 4 metri, è stato poi possibile realizzare ribassamenti in cartongesso, che consentono di definire meglio la percezione degli spazi anche in altezza. In particolare, il controsoffitto del soggiorno si interrompe formando una sorta di feritoia lungo tutto il muro longitudinale. Questa stretta apertura, che lascia intravedere la struttura portante del solaio, composta di travi a bocca di lupo, incorpora il sistema di illuminazione, che si mimetizza, a rievocare una lama di luce naturale che piove dall’alto.
Scheda progetto
Progettista
Arch.Daria Caruso e Arch.Francesco Fragale architetti
Fotografie
Giuseppe D’urso
Durata dei lavori
8 mesi
I costi
3.145 Demolizioni
18.211 Costruzioni
11.000 Serramenti
11.100 Rete idrica, gas, riscaldamento, impianto elettrico
TOTALE 54.157 (I prezzi sono indicati in euro, escluse Iva e le forniture, se non espressamente specificate)
I permessi necessari
Pratica presentata al Comune di Messina: Art.9 Opere interne (che prevede comunicazione di inizio lavori)
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