È stata battezzata “la casa sul tetto” e, in effetti, il progetto dello studio deamicisarchitetti, realizzato per l’ultimo piano di un imponente edificio in stile liberty in Via Petrarca a Milano, colpisce per il risalto della struttura, ricoperta da tegole colorate che disegnano sul tetto un mosaico geometrico e contribuiscono a rendere questa ristrutturazione unica nel suo genere.
L’intervento di recupero di questo sottotetto di 500 mq a fini abitativi, risalente a qualche anno fa, si è presentato per lo studio come un’occasione per la realizzazione di una piccola architettura urbana autonoma rispetto al palazzo e allo scenario circostante, mantenendo comunque una certa armonia e continuità.
Il nuovo “piccolo edificio”, sviluppando il tema della casa sul tetto da un lato e quello del completamento dall'altro, si presenta come un tassello di architettura urbana di carattere, pur restando nell’applicazione della normativa comunale vigente.
Dal punto di vista progettuale, le scelte dello studio sono state orientate verso la ricerca della singolarità ma allo stesso tempo della tradizione. Da qui è derivata la scelta di assumere il partito decorativo e i materiali tipici dell’edificio sottostante come matrice, anche cromatica, del rivestimento delle pareti e del tetto del nuovo volume. Il risultato è una piccola architettura estremamente contemporanea caratterizzata dall’impiego di tegole multicolore a coda di castoro alternato a partiture in vetro e metallo.
La scelta di intervenire con una sopraelevazione su di un edificio di pregio senza comportare l’aggravio di carichi eccessivi sulle strutture storiche preesistenti, ha comportato il ricorso a una struttura portante leggera costituita da travi e portali in metallo poggianti puntualmente sul solaio originale. All’interno del sottotetto sono stati realizzati un appartamento con terrazzo privato dotato di piscina sul tetto, un secondo appartamento con un grande patio interno e infine uno spazio ufficio.
Le fotografie presenti in questo articolo sono di Eugenia Silvestri, Stefano Gusmeroli, Gabriele Leo