Quando si acquista una casa già vissuta, non è così raro che la pavimentazione esistente sia danneggiata o non risponda al proprio gusto. Due possono essere le soluzioni: la sovrapposizione di nuove superfici oppure la sostituzione con un altro rivestimento. In entrambi i casi, i problemi sono più d’uno: un’apparente semplice sovrapposizione, infatti, costringe a ulteriori interventi, quali ad esempio il taglio delle porte, la giunzione con pavimentazioni esistenti in altri ambienti (che rimangono a una quota più bassa); la sostituzione (con relativa demolizione dell’esistente) comporta invece solitamente una spesa maggiore e i disagi dovuti al cantiere. Come si può intervenire, dunque?
Da alcuni anni la tecnologia ha trovato una nuova soluzione: il gres porcellanato sottile.

Si tratta di lastre di ceramica a pasta opaca densa e dura che coniugano le proprietà del gres porcellanato (una grande resistenza, la semplice manutenzione, la possibilità di numerosi formati e finiture diverse) con lo spessore ridotto, la leggerezza e facilità nel trasporto. Le lastre hanno uno spessore di soli tre millimetri, ai quali può aggiungersi, come rinforzo alla pavimentazione, una rete di fibra di vetro di mezzo millimetro. Inoltre, la posa non è complicata, richiede soltanto alcuni accorgimenti e un po’ di fantasia nel trasformare gli ambienti. Tutte queste caratteristiche rendono le lastre di gres porcellanato a spessore sottile una valida soluzione che chiunque può applicare in casa sua, senza bisogno di abilità o attrezzature particolari. Il mercato mette a disposizione lastre di gres porcellanato sottile di dimensioni variabili. I formati più diffusi sono: 30×60, 60×60 e 60×120 centimetri. Esistono anche formati superiori con il lato maggiore fino a 3 metri, nelle varianti 1×1 metro oppure 1×3 metri. Il prezzo al metro quadro varia secondo la grandezza delle piastrelle da 70 a 120 euro circa.

I MATERIALI
Per la posa di lastre in gres porcellanato sottile occorrono:

  • guaina
  • sigillante idrosolubile
  • distanziatori da 2 millimetri

Gli strumenti utili per il lavoro sono:

  • cutter per carta e vetro
  • distanziatori perimetrali da 5 millimetri
  • guanti antitaglio e occhiali di protezione
  • taglia piastrelle
  • flessibile con disco diamantato
  • trapano con “tazza” per fori circolari

LE FASI DELL’OPERA

1. PREPARAZIONE PAVIMENTAZIONE

Preparazione della pavimentazione esistente in modo che sia pulita, asciutta, sufficientemente stabile e priva di irregolarità. Controllare la planarità con un profilo in alluminio (staggia) di almeno 2 metri di lunghezza. La guaina può assorbire dislivelli fino a circa 2 millimetri; per valori superiori è necessario eseguire un livellamento.

2. POSIZIONARE LA GUAINA

Una volta asportata la protezione dagli adesivi sul retro della guaina per la disposizione delle lastre di gres porcellanato ultrasottile, si srotola agevolmente il prodotto, senza necessità di porre pesi o impiegare collanti di adesione. Arrivati alla parete opposta si potrà tagliare la guaina alla lunghezza desiderara con l’aiuto di un normale cutter.

3. POSA DEGLI ELEMENTI IN GRES

Valutare il lato più adeguato per la partenza della stesura della nuova superficie. Inserire i distanziatori tra le singole lastre e lungo i bordi perimetrali. A mano a mano che vengono posizionati, è necessario esercitare un po’ di pressione per far aderire le lastre alla guaina. È opportuno mantenere una distanza di circa cinque millimetri dalle pareti perimetrali, che verranno poi nascosti dopo la posa del battiscopa. In questo modo eventuali dilatazioni della base di appoggio (la vecchia pavimentazione e la guaina) non comprometteranno la realizzazione.

4. FARE PRESSIONE SULLA SUPERFICIE

Dopo la stesura delle prime file di piastrelle è opportuno fare un po’ di pressione. Successivamente si potrà camminarvi direttamente sopra, in modo da scaricare verso il perimetro eventuali ondulazioni della guaina.

5. CORREZIONE DELLA POSIZIONE

Posizionamenti errati delle lastre potranno essere corretti con facilità: la stesura delle lastre, infatti, è realizzata senza utilizzare collanti di adesione alla guaina.

6. TAGLIO SU MISURA

In prossimità di bordi e spigoli si dovrà procedere al taglio su misura. Si incide la lastra con un tagliavetro o un cutter, poi si rifiniscono i bordi con una spugna diamantata. Il gres porcellanato sottile può essere tagliato utilizzando tagliavetro, tagliapiastrelle, smerigliatrici o tagliatrici a disco. Prima di realizzare un taglio lineare, è necessario incidere la lastra con un tagliavetro esercitando una pressione continua e senza mai staccare la lama. Successivamente, si effettua una pressione sui bordi della piastrella incisa per agevolare la frattura della lastra. Si completa, poi, il taglio della rete in fibra di vetro, se presente, con un cutter e si levigano i bordi con una spugna diamantata, per una corretta finitura.

7. ASPORTARE I DISTANZIATORI

Prima di procedere con l’inserimento dello stucco all’interno delle fughe, è necessario asportare progressivamente i distanziatori, facendo molta attenzione che le lastre non si spostino.

8. STUCCARE LE FUGHE

Dopo aver eliminato le eventuali impurità al loro interno si possono stuccare le fughe (che al massimo devono essere di 2 mm). Se le fughe non sono pulite, aspirare eventuali impurità che possano compromettere il risultato finale. Il beccuccio del tubo di sigillante va fatto correre lungo le fughe in modo da riempirle formando un piccolo “cordolo” continuo; nel caso di interruzione si può ripartire da dove ci si è interrotti.

9. PULIZIA FINALE E BATTISCOPA

Il lavoro è completato dalla pulizia finale delle fughe e dall’inserimento del battiscopa lungo il perimetro. Il battiscopa può essere realizzato tagliando fasce della stessa altezza dallo stesso rivestimento, queste devono essere applicate alla parete con un collante per ceramica o con prodotto siliconico.

10. RACCORDARE DIVERSE PAVIMENTAZIONI

La posa di alcuni tipi di pavimenti e di rivestimenti su superfici preesistenti richiede un’estrema attenzione ai particolari, soprattutto in corrispondenza dei passaggi tra pavimentazioni differenti con quota differente. Il mercato offre, oggi, una serie di prodotti per risolvere il problema. È possibile scegliere tra listelli decorativi, jolly (profili solitamente metallici) stondati o squadrati, giunti di separazione e di dilatazione, raccordi perimetrali e paragradini. In alcuni casi è necessario evitare l’antiestetico e fragile taglio a 45° del bordo della piastrella, per esempio in caso di spessori minimi della ceramica.

 

 

5 COMMENTS

    • È possibile rivestire anche una scalinata, ma ci sono alcuni aspetti da considerare con cura.
      Per prima cosa il taglio della pedata e dell’alzata: a 90° decidendo dove sarà preferibile vedere la fuga (preferibile, esteticamente e funzionalmente, è che la pedata copra anche lo spessore della nuova alzata) oppure a 45°.
      Attenzione anche al bordo della nuova alzata, il materiale deve essere scelto con cura, facendo uso anche di “pezzi speciali stondati”, se necessario, per evitare spigoli vivi sulla nuova pedata.
      Poi è necessario valutare come risolvere la differenza di altezza che si potrebbe creare alla fine della gradinata, se fosse necessario rivestire anche l’ultimo gradino, seppur in piano, ma eseguito a suo tempo con lo stesso materiale della gradinata se non coincidesse con la pavimentazione del piano cui la gradinata arriva.

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