Ci si avvicina ai mesi più freddi ed è tempo di adeguare la propria casa alla nuova stagione, magari inserendo un nuovo “generatore” di caldo. Ma quale? Meglio una stufa o un caminetto? La scelta deve tenere in considerazione diverse variabili e, seguendo anche i consigli di MCZ, specializzata proprio in questi settori, ecco un elenco pratico di consigli utili per la scelta.

  1. Stile: in questo ambito c’è un pregiudizio da combattere. Non c’è più scarto fra il design di un camino e quello di una stufa. Se nel passato, infatti, la progettazione di un camino rispondeva a criteri legati al design contemporaneo e quello per le stufe era più coerente con ambienti di stile tradizionale, oggi questo gap si è ridotto e anche le stufe vengono proposte per interior di diversa tipologia.
  2. Il budget: è anche il costo a guidare la scelta e, come conferma RCZ, è bene considerare che il costo di una stufa varia fra 2.000 e 2.500 euro, mentre l’investimento da prevedere per un camino è più alto, anche in funzione dei maggiori vincoli strutturali che ne comporta l’installazione.
  3. La struttura: inserire un camino in un ambiente significa prevedere una canna fumaria di almeno quattro metri, con un andamento il più possibile verticale e con una sezione di almeno 25-30 cm. Per una stufa, invece, le fasi di installazione sono più semplici e si può prevedere l’inserimento anche in mansarda o in appartamenti condominiali.
  4. L’utilizzo: il camino può essere alimentato dal classico legname oppure da pellet, capace di ridurne le operazioni di manutenzione. Le stufe, alimentate a pellet, possono essere completamente automatizzate, dando anche la possibilità di essere coordinate a distanza, agevolandone ulteriormente l’uso.

 

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