A guidare le scelte progettuali e a indirizzare le scelte distributive è stato innanzitutto il concetto di open space: la volontà del progettista è stata quella di trasformare gli spazi esistenti dando importanza a tre grandi ambienti. L’appartamento, all’interno di una costruzione dei primi del ‘900 era caratterizzata da una distribuzione interna molto frammentata, con ambienti di piccole dimensioni sviluppati lungo un corridoio dall’andamento ad L.
I tratti stilistici erano marcatamente novecenteschi, dagli infissi interni in legno con sovraporte decorate, agli originali pavimenti in legno e graniglia sino ai soffitti con un’altezza di quasi 4 metri. In fase di ristrutturazione sono stati abbattuti tutti gli elementi non strutturali in modo tale da intervenire in maniera decisiva sulla composizione interna degli ambienti.

Tre sono gli ambienti attorno al quale si sviluppa l’appartamento, uno in successione all’altro: un grande soggiorno che attraverso due 2 porte d’epoca restaurate conduce al secondo ambiente, quello che ospita la cucina e la zona pranzo e una camera da letto con un bagno a vista, con accesso direttamente dalla cucina. Anche nella zona notte si respira lo stile contemporaneo e essenziale dettato da scelte formali e materiche accostate con grande eleganza ad alcune tracce stilistiche originarie debitamente restaurate. La grande camera, anch’essa di pianta quadrata e con una superficie analoga agli ambienti precedenti, diventa teatro ideale dove “mettere in scena” il grande letto centrale appoggiato su una struttura in legno e un bagno a vista completamente vetrato, posto ad un livello più alto.
La struttura in legno su cui poggia la testiera del letto ha permesso di ricavare un piccolo spazio all’interno della stanza dove poter posizionare uno scrittoio, isolato acusticamente dal resto dell’appartamento: il posto migliore era sicuramente quello dal momento che sul lato verso la cucina  la camera è isolata da due file di armadi contrapposti.
L’idea di sopraelevare il bagno, diversamente, nasce dall’esigenza di dare movimento e profondità alla stanza ma anche di utilizzare al massimo la luce naturale che penetra dalle finestre della camera da letto. Tecnicamente è stato realizzato un impalcato in laterizio trattato in seguito come una normale superficie di pavimento. L’intercapedine sottostante ha inoltre permesso un agevole posizionamento degli impianti elettrico e termo idraulico. L’intera struttura vetrata del bagno, con due aperture ai lati, ha subito, oltre alla tempra, un particolare trattamento, per rendere la parte centrale completamente satinata  e  creare così una schermatura visiva posizionata a circa metà altezza.
In questo modo la luce penetra naturalmente bloccando la vista solo nella parte trattata che va a sfumare fino al cristallo perfettamente trasparente sia verso l’alto che verso il basso, garantendocosì un minimo di privacy all’interno dell’ambiente.
La parete di fondo, il soffitto e il pavimento del box doccia sono rivestite in Kerlite, un materiale ceramico che vanta uno spessore estremamente ridotto e un’altissima resistenza. I pannelli sono stati realizzati in legno e poi rivestititi per consentirne la rimozione in caso di manutenzione allo split dell’impianto di climatizzazione della camera.

Le piante del progetto

Scheda progetto
Permessi necessari
-Presentazione CILS (Comunicazione di inizio lavori semplice)
-Durata lavori: 4 mesi e mezzo

 

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