Il calcestruzzo è una miscela di più componenti:

  • Cemento. Nelle opere più comuni si utilizza quello a presa lenta (tipo Portland). Esiste anche il cemento a presa rapida.
  • Sabbia e ghiaia. Viene anche chiamata “sabbia mista”. Se avete la possibilità di scegliere, la dimensione della ghiaia ottimale è quella compresa tra 7 e 15 mm. Verificate che la sabbia sia ben pulita e asciutta, per evitare la formazione di grumi. Sabbia e ghiaia (inerti) provengono da rocce dure.
  • Acqua.

La proporzione di questi elementi varia la consistenza, e di conseguenza l’utilizzo, del calcestruzzo. Minori quantità di cemento danno il calcestruzzo cosiddetto “magro“, maggiori quantità il calcestruzzo “grasso“.

Come fare il calcestruzzo

Le proporzioni suggerite per fare un calcestruzzo normale sono:

  • 300 kg di cemento
  • 0,8 mc di ghiaia
  • 0,4 mc di sabbia
  • 120 l d’acqua

Un’altra formula semplice da utilizzare prevede per cemento, ghiaia, sabbia e acqua, le seguenti proporzioni: 1-4-2-1.
Ovviamente, a un costo maggiore, potete comprare sacchi di calcestruzzo premiscelato.

Come impastare

Potete impastare in diversi modi, in base alla quantità di calcestruzzo necessario:

  • impasto a mano con la pala o badile, formando il tipico “cratere” a terra.
  • Impasto con punta a rondella applicata al trapano, in un secchio di opportune dimensioni.
  • Con la betoniera. Ne esistono anche di dimensioni ridotte, con alimentazione a 220 Volt.

Per l’impasto del calcestruzzo nella betoniera procedete nel seguente modo:

  1. Cominciate amalgamando per primi metà ghiaia e metà acqua, aggiungendo in seguito la sabbia.
  2. Mescolate per qualche minuto e poi aggiungete il cemento e il resto della ghiaia.
  3. L’acqua rimanente va aggiunta un po’ per volta, per ottenere un impasto lavorabile. Non mettete troppa acqua. L’impasto perfetto dovrebbe cadere dalla pala lasciandola pulita.

Conservate il materiale non utilizzato nel modo corretto

  • I sacchi di cemento vanno conservati all’asciutto. Lasciate i sacchi distesi e appoggiati non a contatto diretto del terreno. Copriteli con un telo di plastica.
  • Tenete la sabbia e la ghiaia su una superficie compatta, anche per terra, avendo cura di tenerle pulite coprendole con un telo di plastica.

Come gettare il calcestruzzo

Vediamo ora come “gettare” il calcestruzzo, in diversi contesti, ricordando sempre di non effettuare mai la gettata del calcestruzzo se la temperatura è sotto zero:
Colata all’interno di una cassaforma.
Nel costruire la cassaforma, abbiate cura che sia ben solida, eventualmente utilizzate dei puntelli. Potete utilizzare assi di legno accostate, compensati fissati e irrigiditi da listelli di legno o casseri metallici. In ogni caso il cassero deve essere stabile e robusto. Per la realizzazione di pilastri potete inserire dei listelli a sezione triangolare negli spigoli, per creare delle smussature. Se inserite una armatura metallica, assicuratevi che questa sia distaccata dalle pareti o dal sottofondo.

  1. Eseguite un’abbondante bagnatura.
  2. Versate l’impasto di calcestruzzo a strati mai superiori ai 20 cm, intervallando la colata con la compattazione. Utilizzate appositi pestelli o ripetuti piccoli colpi con la staggia. Dovete fare attenzione perché non si formino bolle d’aria. Un leggero velo d’acqua in superficie indica un calcestruzzo ben stipato.
  3. Mantenete il getto completato ben umido con annaffiature, per almeno 24 ore, ma anche più giorni nella stagione calda.

Getto del calcestruzzo su un sottofondo

  1. Preparate il sottofondo con materiale di scarto come mattoni, pietre, sabbia e altro. Assicuratevi che il materiale sia pulito, privo di terra e stabile. Eventualmente potete batterlo con una piastra vibrante e bagnarlo.
  2. Riempite gli spazi vuoti con dello stabilizzato da riempimento.
  3. Perimetrate l’area fissando delle assi al terreno e bloccandole con dei picchetti. Aiutatevi con una livella per posizionarle alla stessa altezza o per creare una lieve pendenza per lo scolo delle acque.
  4. Il consiglio, soprattutto se non siete esperti, è di utilizzare sempre una rete elettrosaldata appoggiata sul pietrisco. Utilizzate piccoli spessori per mantenere la rete staccata dal fondo di un paio di centimetri. L’uso della rete evita ritiri e fessurazioni del calcestruzzo, oltre a correggere eventuali imperfezioni del getto. Sovrapponente le reti di almeno 20 cm. Ricordate di lasciare un passaggio di assi per la carriola.
  5. Bagnate il sottofondo con acqua prima del getto, per evitare che il sottostrato assorba acqua.
  6. Gettate il calcestruzzo e lisciatelo con una staggia in alluminio, con movimento a zig zag, che permette di asportare il materiale in eccesso.

Finitura

Potete ottenere un finitura liscia della superficie del getto passandola con un frattazzo metallico, con la lama umida. Per ottenere superfici antisdrucciolevoli, passate la superficie della gettata ancora morbida con una scopa dura, disegnando sulla superficie sottili tracce.

Rimozione delle casseforme che hanno contenuto il getto di calcestruzzo

Il tempo necessario per il disarmo dipende dal tipo e dimensione dell’opera, dal cemento utilizzato e dalle condizioni climatiche. Un cemento normale completa la presa dopo 28 ore, ma indurisce completamente solo dopo 28 giorni. Murature e pilastri posso essere disarmati anche dopo 2-3 giorni, mentre per le solette è necessario aspettare una decina di giorni, lasciando comunque dei sostegni in corrispondenza dei travetti per almeno altri 20 giorni.

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